Rintelatura o Foderatura
Quando è necessaria la foderatura e la rintelatura
Quando, oltre ad agire sulla tela originaria con operazioni di rintelatura e foderatura, si agisce anche sul telaio, che viene sostituito, si parla di rintelaiatura.
L'operazione di rintelatura è estremamente complessa e lunga, perché la tensione originaria del dipinto viene raggiunta solo dopo aver applicato un'altra tela sotto quella da restaurare, che poi viene tesa grazie all'uso di chiodi o altri adesivi sul retro della tela.
La rintelatura nell'antichità
E' una tipologia di restauro molto antica, veniva infatti eseguita, in Europa, fin dal 1600. All'epoca si utilizzavano delle colle costituite da frumento e varie tipologie di farina, stese dietro la tela originaria. La rintelatura a colla pasta però non è particolarmente resistente né all'umidità né all'azione di microrganismi che potrebbero intaccare i colori, rovinandoli.
Nell'Europa del nord le farine erano sostituite da cere e resine, che agivano da adesivi, e proteggevano il colore da batteri e microrganismi che, in questo modo, non riuscivano a venire a contatto con i pigmenti di colore.
Rintelatura a strisce
Quando il dipinto non si presenta troppo ondulato, oppure presenta delle imperfezioni solo sui margini esterni, si può operare una rintelatura a strisce, che consiste nell'applicare delle sottili strisce di tela sui bordi della tela, per ripristinare un certo grado di tensione nel materiale.
La foderatura rafforza il dipinto
Le odierne tecniche di rintelatura consentono al dipinto di tornare alla tensione di un tempo, preservando l'opera da eventuali strappi o buchi che invece potrebbe facilmente subire se non fosse sottoposta a quest'operazione di restauro.